Sebbene ci sia la possibilità di recuperare quando versato in eccesso nella dichiarazione dei redditi successiva, come spiegato nella circolare 26/E/2011 è data la possibilità a chi ha optato per la cedolare secca, e dovrà pagarne adesso l’acconto, di decurtare l’acconto Irpef in scadenza questo mese, calcolato sulla base dei redditi 2010.
Le regole prevedono che l’acconto Irpef 2011 sia correttamente determinato se è pari al 99% dell’imposta calcolata in base al reddito complessivo del 2010, assumendo tale reddito senza considerare il reddito fondiario prodotto, sempre nel 2010, dagli immobili per i quali si è optato nel 2011 per la cedolare.
Per chi ha pagato l’intero importo dell’acconto di luglio la scadenza del secondo acconto Irpef – novembre - rappresenta la via per conguagliare la quota non dovuta.
Questa autoriduzione dell’Irpef, facoltativa, evita che si paghino entrambi gli acconti – Irpef e cedolare (sostitutiva anche dell'Irpef) – proprio sui redditi fondiari ricavati nel 2011 dai fabbricati interessati dall’imposta piatta (di prima applicazione dal 2011).
weekly news 45/2011