Con la sentenza n. 23571/2012, la Corte di Cassazione chiarisce alcuni passaggi procedurali riguardanti la consegna di atti nei confronti di società di capitali.
La Corte sottolinea come nel caso specifico della notifica di un avviso di accertamento effettuata nei confronti di una società di capitali si debbano rispettare delle regole precise, per cui sia le motivazioni sostenute dai giudici di merito che quelle delle Entrate sono state considerate errate.
Per i Supremi giudici nel caso di una notifica a mano, la consegna del plico si deve considerare valida solo se effettuata nella mani del rappresentate legale della società e non in quelle del soggetto delegato a ricevere gli atti. Solo in questo caso la notifica “in mani proprie” è da considerarsi legittima.
A sostegno della propria posizione, la Corte richiama l’articolo 138 del codice di procedura civile, riguardante appunto la “notificazione in mani proprie”, che esplicitamente esige la consegna al rappresentante legale e non al semplice dipendente incaricato di ricevere gli atti e che, nel caso di specie di una Srl in liquidazione, non può dunque essere considerato un soggetto qualunque.
weekly news 03/2013