Con la sentenza n. 2190 del 31 gennaio 2014, la Cassazione ha ribaltato la decisione con cui i giudici dei gradi di merito avevano annullato l'iscrizione di ipoteca disposta da Equitalia sui beni di un contribuente sulla base di alcune cartelle di pagamento emesse per un credito Inail di quasi 9 mila euro. Le Commissioni tributarie, in particolare, avevano accolto le doglianze prospettate dal contribuente secondo cui il totale dei crediti definitivi era da considerare al di sotto della soglia delle 8 mila euro in considerazione della circostanza che due delle citate cartelle erano state impugnate e, pertanto, non potevano essere fatte rientrare nel relativo calcolo. Diversa la lettura fornita dalla Suprema corte per la quale, per contro, l'impugnazione del ruolo da parte del contribuente, in mancanza di un provvedimento di sospensione amministrativa o giudiziale degli effetti dell'atto, era da ritenere priva di alcuna rilevanza