Il 10 dicembre 2014 ha debuttato online il nuovo sito internet del gruppo Equitalia.
Il portale dell’Agente della riscossione risulta rinnovato non solo nella sua veste grafica, con un linguaggio diretto e una grafica più moderna e gradevole, ma appare anche semplificato dal punto di vista della navigazione ed è ora accessibile anche da tablet.
Si tratta di un portale unico, integrato anche con Equitalia Giustizia che conserva comunque la sua area dedicata, dove in primo piano vi sono sempre i servizi divisi in base ai diversi profili: cittadini, imprese, ordini/associazioni ed enti pubblici creditori.
Diviene, così, più facile per il cittadino controllare la propria situazione, pagare e chiedere assistenza: tutto in modalità telematica.
Il contribuente, infatti, oltre ad acquisire informazioni può inviare direttamente all’ufficio competente le istanze di rateazione di cartelle, avvisi di accertamento e/o avvisi di addebito Inps per debiti fino a 50mila euro.
Istanze di dilazione online
La vera novità sta nel fatto che il cittadino invece di recarsi personalmente allo sportello come fatto finora o avvalersi della raccomandata a/r (canali tradizionali), può ora inviare la propria istanza di rateizzazione dei pagamenti, online, direttamente da casa.
Accanto ai servizi già noti, come:
“paga online”, che consente di saldare i debiti con la carta di credito;
“estratto conto”, per controllare la propria situazione debitoria e le procedure in corso;
“sospensione online”, per inviare la richiesta per sospendere la riscossione e attivare la verifica su quanto richiesto dagli enti pubblici creditori;
“trova sportello” e i canali di contatto diretti, per chiedere l’assistenza di Equitalia;
è ora stato aggiunto anche il nuovo canale telematico “rateazione online”, che consente di richiedere, direttamente dal web, la dilazione dei debiti di importo fino a 50mila euro, semplicemente presentando una istanza online senza alcuna documentazione aggiuntiva e così accedere automaticamente al piano ordinario per pagare gli importi dovuti fino a un massimo di 72 rate mensili, ossia fino a un massimo di sei anni.