Le migliorie su beni di terzi entrano nel maxiammortamento se sono costituite da beni con una propria funzionalità che vengono iscritti nelle immobilizzazioni materiali in base ai principi contabili. Diversamente, si tratta di costi pluriennali non agevolabili. Lo chiarisce l’Agenzia delle entrate nella circolare n. 23/E diffusa ieri. Per le autovetture, diverse da quelle strumentali e in benefit a dipendenti, l’ulteriore deduzione extracontabile non può comunque eccedere 7.230 euro.