Le movimentazioni bancarie sospette, fra cui cessioni ai familiari, legittimano il sequestro sui beni del presunto evasore fiscale. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 25451/2016, ha accolto il ricorso presentato dal Procuratore di Portogruaro contro un imprenditore sospettato di aver prodotto ricavi in nero.