Pronte le specifiche tecniche e il canale telematico per inviare le istanze di voluntary disclosure, che aprirà ufficialmente i battenti il 7 febbraio. I contribuenti che, per accedere alla procedura hanno già inviato il “vecchio” modello, a seguito dell’apertura del canale telematico dovranno provvedere a trasmettere la nuova versione pubblicata sul sito delle Entrate. Approvate anche alcune modifiche alle istruzioni per la compilazione del modello di istanza al fine di rendere più esaustive le indicazioni relative ai maggiori imponibili Irpef, alle maggiori imposte e relative sanzioni nel caso in cui sia dovuto il contributo di solidarietà. Ai fini delle imposte sostitutive, dell’Ivie e dell’Ivafe è dovuta, in relazione a ogni annualità oggetto della procedura, un’unica sanzione; con la conseguenza che, nel caso di contestuale presenza, per lo stesso anno, di imposte sostitutive, Ivie o Ivafe (o almeno due di esse), la sanzione dovrà essere calcolata sulla somma di tutte le maggiori imposte. Vi è poi una importante rettifica che allinea le istruzioni al dato normativo, con riferimento all’individuazione dei Paesi black list «collaborativi» e conferma le difficoltà di applicare i benefici massimi a Paesi come Panama e Bermuda.