L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 35 ha affermato che non è abusiva l’operazione di scissione mediante la quale, allo scopo di separare gli asset immobiliari dall’attività industriale, gli immobili appartenenti alla società scissa vengano allocati nella società beneficiaria che, a sua volta, sia l’unico socio della società scissa; si tratta infatti di una operazione dalla quale non consegue “alcun vantaggio fiscale indebito”. È vero che allo stesso risultato si potrebbe pervenire (con un ben diverso carico fiscale) mediante l’assegnazione di questi immobili al socio; ma il contribuente ha la possibilità di scegliere tra operazioni analoghe, se esse sono poste dall’ordinamento tributario su un piano di pari dignità.