In vista della chiusura dell'esercizio 2018, anche gli enti non profit saranno chiamati a fare i conti con le scadenze, fiscali e non a seguito dell'entrata in vigore del Dlgs 117/2017, ossia il Codice del terzo settore (Cts).Al 31.12 scade il termine per esercitare l'opzione per accedere al regime forfettario della legge 398/1991,previsto per associazioni sportive dilettantistiche e senza scopo di lucro. Sul fronte della trasparenza, per gli enti del Terzo settore con entrate superiori a 100mila euro è operativo l'obbligo di pubblicazione annuale sul sito internet di emolumenti,compensi o corrispettivi, attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione econtrollo, ai dirigenti e agli associati (articolo 14, comma 2 del Codice del terzosettore).
Sempre per ragioni di trasparenza, Associazioni, Onlus e fondazioni che intrattengono rapporti economici con la Pubblica amministrazione, dovranno pubblicare sul proprio sito internet le informazioni su sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti o altri vantaggi di tipo economico ricevuti nel 2018, se superiori a 10mila euro (legge 124/2017) con una scadenza precisa che resta al 28 febbraio 2019.In tema di bilancio, gli Ets di maggiori dimensioni (con entrate superiori a 220mila euro) sono tenuti a redigere il bilancio in forma ordinaria, costituito da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione. Mentre quelli che non superano la soglia possono adottare un più snello rendiconto «per cassa».Una volta operativo il Registro unico nazionale del Terzosettore (RunTs), poi, bilancio o rendiconto andranno anche depositati presso detto registro entro il 30 giugno di ogni anno.