L’Aula della Camera con 444 sì ha votato la fiducia al Governo sul testo del Decreto Sostegni-bis ampiamente rivisto e corretto dalla commissione Bilancio di Montecitorio. Ora il testo passa alla “ratifica” del Senato che dovrà licenziarlo entro il 24 luglio. Il Sostegni-bis porta con sé la riscrittura del calendario fiscale con la possibilità per i 4,3 milioni di partite Iva soggette agli Isa di versare le imposte dirette, addizionali, Irap e anche l’Iva entro il 15 settembre senza applicazioni della maggiorazione dello 0,40%. Chi invece ha aderito alla pace fiscale con la rottamazione ter o il saldo e stralcio potrà versare le rate sospese del 2020 non più in unica soluzione ma spalmandole da luglio a fine ottobre. Le quattro rate del 2021 sospese saranno invece dovute tutte entro il 30 novembre. Particolarmente atteso dalle imprese anche il rifinanziamento della legge Nuova Sabatini per il sostegno agli investimenti. Dal 2 giugno scorso i fondi si erano esauriti e molte sono state le domande di aiuto rimaste bloccate. Nel corso dell’iter di conversione alla Camera, infine, va ricordato che il Sostegni bis ha imbarcato con un emendamento del Governo anche le misure sul lavoro e in particolare quelle sul blocco dei licenziamenti riservato al setto-re tessile e a quello delle pelli fino 31 ottobre e le 14 settimane di Cassa integrazione scontata, ossia senza il pagamento delle addizionali da parte delle imprese.