Il credito d’imposta su investimenti iper ammortizzabili sarà utilizzabile fino al 30 giugno 2026, ma con un depotenziamento delle percentuali e del tetto di spesa agevolabile, che rimarrà unico per l’intero triennio. Lo prevede la bozza di DDL di Bilancio 2022 che concede più tempo anche per i beni immateriali 4.0, sempre con percentuali ridotte, mentre si ferma al primo semestre 2023 il tax credit per gli investimenti “ordinari”. L’articolo 10 estende di 3 anni l’attuale quadro delle agevolazioni per investimenti in beni materiali e immateriali con caratteristiche Industria 4.0, con una progressiva riduzione della misura dei crediti di imposta. Per gli investimenti ex iperammortizzabili (allegato A alla L. 232/2016) il tax credit (che attualmente scade nel 2022, con coda al primo semestre 2023) viene prorogato per il triennio 2023-2025 (e fino al primo semestre 2026 per prenotazioni entro fine 2025) con percentuali che passano al 20%, 10% e 5%, rispettivamente per lo scaglione fino a 2,5 milioni, per quello tra 2,5 e 10 milioni e per quello tra 10 e 20 milioni.