La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15087/2022, ha statuito che la perdita d’esercizio è rilevante (e intacca il capitale sociale) per la parte che residua dopo che siano state esaurite tutte le poste di patrimonio netto, diverse dal capitale sociale, disponibili per assorbirla. Nell’effettuare il predetto utilizzo delle poste di patrimonio netto disponibili per fronteggiare le perdite, occorre procedere a individuarle «secondo una progressione rigida: dalla riserva meno vincolata e più disponibile, alla riserva meno vincolata e, quindi, meno disponibile».