Sanzioni severe per i soggetti tenuti all’invio dei dati alla precompilata: si rischiano 100 euro per ogni singolo documento di spesa inviato con errori, senza cumulo giuridico. È la posizione dell’Agenzia delle entrate, espressa nella risoluzione n. 22/E/2022. L’Agenzia delle entrate parte dalla norma sanzionatoria (articolo 3, comma 5-bis, D.Lgs. 175/2014) che prevede in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione la multa di 100 euro «per ogni comunicazione», con un massimo di 50.000 euro. La sanzione non si applica se la trasmissione dei dati corretti avviene nei 5 giorni successivi alla scadenza, ovvero, in caso di segnalazione da parte dell’Agenzia delle entrate, entro i 5 successivi alla segnalazione. Se la comunicazione è correttamente trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta a 1/3 con un massimo di 20.000 euro. L’Agenzia delle entrate precisa che la sanzione vale per ogni singolo docu-mento di spesa errato, omesso, o tardivamente inviato.