Per i contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale (CPB) per il biennio 2025-2026, se è utilizzato il metodo storico, con riferimento alle imposte dirette, in aggiunta all'acconto determinato sulla base degli importi indicati nel modello REDDITI 2025, è dovuta una maggiorazione pari al 10% della differenza, se positiva, tra:
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il reddito concordato (per il 2025, indicato nel rigo P06 del modello CPB);
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il reddito d'impresa o di lavoro autonomo dichiarato per il periodo precedente, rettificato secondo le regole di determinazione proprie del concordato ex artt. 15 e 16 del D.lgs. 13/2024 (per il 2024, indicato nel rigo P04 del modello CPB).
Anche con riferimento all'IRAP, se l'acconto è determinato con il metodo storico, in aggiunta all'acconto determinato sulla base degli importi indicati nel modello IRAP 2025, è dovuta una maggiorazione pari al 3% della differenza, se positiva, tra:
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il valore della produzione netta concordato (per il 2025, indicato nel rigo P08 del modello CPB);
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il valore della produzione netta dichiarato per il periodo precedente, rettificato secondo le regole di determinazione proprie del concordato ex art. 17 del D.lgs. 13/2024 (per il 2024, indicato nel rigo P05 del modello CPB).
Qualora il 2025 sia il secondo periodo di applicazione del CPB in conseguenza dell'adesione effettuata per il biennio 2024-2025, se si utilizza il metodo storico, l'acconto relativo al 2025 deve essere determinato facendo riferimento alle imposte dirette e IRAP dovute per il 2024, senza considerare la parte di reddito concordato assoggettata a imposta sostitutiva, che non confluisce nella base imponibile rilevante ai fini delle imposte dirette.