Giunge dal Congresso di Cagliari anche la richiesta di vantaggi finanziari e fiscali, accesso più facile al credito e maggiore protezione dagli accertamenti, alle Pmi che adottano standard professionali di riferimento omogenei per la revisione legale dei conti. In proposito, il Cndcec ha predisposto le linee guida, aperte a consultazione pubblica, per i principi di revisione legale dei conti nel mondo Pmi che, sulla base degli Isa versione "clarified", sono state adattate al contesto economico nazionale. La consultazione è aperta anche per l’altro documento presentato al Congresso: “L’applicazione dei principi di revisione internazionali alle imprese di dimensioni minori”.
Una particolare esortazione del presidente Siciliotti ha riguardato, poi, un elemento di preoccupazione dei revisori. Il recepimento della direttiva comunitaria 2006/43/CE da parte del Dlgs 39/2010 non ha riguardato la responsabilità patrimoniale del revisore, confermando la responsabilità solidale tra revisori e amministratori per i danni derivanti dall’inadempimento dei propri doveri. Pertanto, ammonisce Siciliotti:“I professionisti restano quindi aggredibili dal punto di vista patrimoniale alla stessa stregua degli amministratori. Il legislatore italiano continua a non prevedere limiti quantitativi alla responsabilità dei revisori, sebbene in altri Paesi, ad esempio Germania, Grecia, Belgio e Austria, precise limitazioni già esistano e nonostante l’Europa avesse formulato inviti agli Stati membri affinché recepissero nelle legislazioni nazionali limitazioni quanto meno sul fronte della loro solidarietà con gli amministratori”.
weekly news 38/2011