Per la Terza sezione penale della Cassazione – sentenza n. 40559 del 16 ottobre 2012 - i costi sostenuti per la realizzazione di una frode carosello, costituendo essi stessi lo strumento per realizzare l'evasione Iva, sono da ritenere indeducibili.
E con riferimento alla fattispecie in esame, non può ritenersi di alcuna incidenza il recente intervento legislativo attuato con il Decreto legge n. 16/2012 e modificativo della normativa sull'indeducibilità dei costi da reato. Attraverso quest’ultimo – precisa la Corte - l'emissione del documento contabile non è stata declassata a mero illecito amministrativo ed i costi sostenuti per la frode fiscale, pertanto, non sono da ritenere deducibili.
La Suprema corte, sulla base dei detti assunti, ha confermato la condanna per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di emissione di fatture false e dichiarazione di documenti fittizi mediante frode carosello impartita nei precedenti gradi di merito nei confronti di tre imprenditori che, attraverso una finta erogazione di servizi, avevano attuato un giro di false fatturazioni.
weekly news 42/2012