La dichiarazione integrativa, anche se inviata dopo l’inizio di una verifica, evita la sanzione del 10% dell’ammontare dedotto (fino a un massimo di 50mila euro) per la mancata indicazione dei costi sostenuti per provvigioni nei confronti di una società black list nel quadro RF di Unico. È quanto emerge dalla sentenza 104/12/2014 della CTP Varese