La Cassazione, con la sentenza n. 15955 dell'11 luglio 2014, ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano annullato una rettifica operata dal Fisco a titolo di imposta suppletiva del valore dichiarato ai fini delle imposte ipotecaria e catastale, valore riferito ad un'operazione di cessione di complesso aziendale da una Srl ad una Spa.
Da considerare la diversità dell'oggetto delle imposte
I giudici di Cassazione hanno ribaltato il verdetto puntualizzando che nelle ipotesi in cui, come nella specie, il trasferimento del complesso aziendale ricomprenda anche beni immobili, “il fatto che a questi ultimi debba essere attribuito un identico valore sia ai fini dell'imposta di registro che delle imposte suddette non fa venir meno la diversità di oggetto propria di ciascuna di esse”.
Ed infatti, l'imposta di registro ha ad oggetto l'azienda mentre le imposte ipotecaria e catastale riguardano formalità relative ai singoli beni immobili.
Ne consegue che la base imponibile delle imposte debba essere determinata tenendo conto solo del valore degli immobili in sé considerati nonché dei debiti ad essi strettamente inerenti.