Il Ddl lavoro, primo intervento del più ampio piano denominato “Jobs act”, imbarca un emendamento del Governo che dà più flessibilità ai contratti di solidarietà e alcune riformulazioni di emendamenti, che spaziano dalle dimissioni in bianco al reddito minimo di inserimento a favore dei nuclei familiari dei lavoratori in disoccupazione involontaria (in condizione di povertà e che non hanno più titolo a fruire dell'Aspi), presentati dai gruppi parlamentari.
Fino al 21 luglio prossimo potranno essere presentati sugli emendamenti citati i subemendamenti.
Intanto, dal relatore e presidente della commissione Lavoro di palazzo Madama, Maurizio Sacconi, un'esortazione: “Nel momento in cui tutti conveniamo sull'opportunità di rafforzare le tutele attive e passive dei senza lavoro bisogna avere il coraggio di ridurre drasticamente gli adempimenti connessi alla gestione dei rapporti di lavoro, come chiedono anche molti emendamenti del M5S. Ed è giunta l'ora di cambiare il contratto a tempo indeterminato rendendolo più conveniente ai datori di lavoro”.