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Studi di settore. Dal Fisco le segnalazioni di anomalie

Pubblicato il 05 agosto 2014 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

Sta per partire la campagna di segnalazione delle anomalie degli studi di settore relative al triennio 2010-2012.
Per la prima volta, utilizzando il formato esclusivamente telematico, l’Agenzia delle Entrate recapiterà ai contribuenti un messaggio e-mail oppure un sms per informarli che nel loro cassetto fiscale è stata depositata una segnalazione di anomalia, avente ad oggetto la regolarità degli adempimenti per i contribuenti soggetti agli studi di settore. 
Nello specifico, l’obiettivo dell’Amministrazione finanziaria è quello di verificare la veridicità dei dati dichiarati ai fini degli studi di settore, ma, allo stesso tempo, controllare anche coloro che nel 2011 hanno usufruito per prima del regime premiale, introdotto dall'articolo 10 del Dl n. 201/2011.
Controllo dei contribuenti soggetti agli studi
Oggetto dei controlli, quindi, saranno non solo i contribuenti che sono risultati non congrui e/o non coerenti, ma anche un numero molto più vasto di imprese a prescindere dal risultato dichiarato. 
A loro volta, i verificatori dovranno accertare la veridicità dei dati riportati nel modello presentato per appurare che l’eventuale congruità riscontrata non sia frutto di irregolarità. 
Il ritardo con cui quest’anno verranno recapitate le segnalazioni di anomalie (negli ultimi due anni inviate nei mesi di giugno) imporrà anche ai contribuenti che le ricevono di attivarsi e adottare gli opportuni correttivi in tempi brevi. I contribuenti che ricevono la segnalazione di anomalia dovranno accedere all’apposita sezione “studi di settore” del cassetto fiscale per verificare il contenuto e la veridicità della stessa.
In caso di effettiva anomalia, il contribuente – il cui comportamento anomalo dovesse essersi ripetuto anche con riferimento all’anno 2014 – dovrebbe tempestivamente intervenire per porvi rimedio entro il termine per l’invio telematico della dichiarazione Unico 2014 (relativa al periodo d’imposta 2013), fissato per il 30 settembre
2014. Con la rimozione dell’anomalia segnalata dal Fisco, il contribuente potrebbe trovarsi nella situazione di rivedere anche i pagamenti a saldo o in acconto riportati nello stesso modello Unico 2014. 
Nel caso in cui, invece, la segnalazione di anomalia dovesse trovare una sua giustificazione logica nelle motivazioni del contribuente che non richieda alcun intervento correttivo da parte di quest’ultimo, né per l’anno 2011 nè per quello corrente, il contribuente – sentito il suo intermediario abilitato alla trasmissione della sua dichiarazione – potrebbe decidere di comunicare ugualmente al Fisco i chiarimenti e le precisazioni richieste utilizzando il software denominato “comunicazione anomalie 2014” disponibile online sul sito dell’Agenzia. In tal modo, il contribuente potrebbe avviare una sorta di contraddittorio anticipato con l’ufficio per evitare procedure amministrative future.




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