E' con il voto di fiducia che passa al Senato il decreto milleproroghe (Dl 192/2014) che, quindi, è convertito in legge.
Il testo blindato è quello già approvato dalla Camera.
Tra le novità quella del rinvio della cancellazione dell’obbligo di presentare la dichiarazione Iva in forma unificata e della conseguente eliminazione della comunicazione dati Iva. Pertanto, a decorrere da quella per il 2016, non più 2015, la dichiarazione annuale andrà presentata entro febbraio, rendendo inutile la comunicazione dati che ha la stessa scadenza.
La conversione segna anche la riapertura dei termini per accedere a un nuovo piano di rateazione dei debiti fiscali. I contribuenti che hanno perso il beneficio entro il 31 dicembre 2014 potranno farne richiesta entro il 31 luglio 2015.
Altro importante intervento è la cancellazione del raddoppio dei termini per emettere l’atto di contestazione per le violazioni da monitoraggio fiscale nella procedura di voluntary disclosure, prevista dalla legge 186/2014, con riferimento ai "paradisi fiscali" (Paesi black list) che stipulano accordi con l’Italia per instaurare un effettivo scambio di informazioni.
Si ricorda, inoltre, che:
· per i minimi è ufficiale la proroga del vecchio regime “dei nuovi minimi”, che coesisterà con il nuovo, così le nuove partite Iva del 2015, con reddito fino a 30mila euro potranno optare per l'aliquota sostitutiva al 5% per un massimo di 5 anni fino al compimento del 35° anno di età;
· per i Caf c'è un altro anno di tempo per adeguarsi ai requisiti minimi sul numero di dichiarazioni trasmesse;
· per le delibere in ritardo sulla Tari è stabilita una sanatoria e l’Imu secondaria – Imus - è rinviata al 2016;
per gli avvocati c'è lo slittamento al 2017 dell'entrata in vigore della riforma dell'esame ex art. 49 della Legge 31 dicembre 2012, n. 247 (Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense).