I funzionari dell’INPS, che effettuano gli accessi ispettivi nelle aziende sulla base di un programma mensile, hanno libera autonomia nel scegliere i luoghi ed i tempi nei quali effettuare o proseguire l’accertamento, al fine di garantire il c.d. “effetto sorpresa”. Inoltre, vale sempre il principio generale secondo il quale le ispezioni vanno condotte necessariamente in coppia, nella fase di primo accesso, nonché nelle fasi successive dell’accertamento, compresa la redazione e sottoscrizione del verbale. È chiaro che se si tratta di un’azienda di grandi dimensioni, il primo accesso ispettivo potrà essere espletato anche da un ampio numero di funzionari ispettivi, al fine di garantire la necessaria tempestività nell’identificazione dei lavoratori presenti. Inoltre, qualora le circostanze ambientali lo richiedano, gli ispettori possono chiedere il coinvolgimento della forza pubblica, oltre che a tutela della sicurezza personale degli ispettori, anche della compiuta realizzazione dell’accertamento.
A chiarirlo è l’INPS con la Circolare n. 76 aggiornando le istruzioni operative sull’attività di vigilanza e sul procedimento ispettivo, anche in prospettiva della piena operatività dell’Ispettorato nazionale del lavoro, al fine di garantire uniformità di comportamento e trasparenza, sia all’interno che all’esterno dell’Istituto, a tutela dei lavoratori, della leale concorrenza tra imprese e del mercato.