Rischia una condanna per frode fiscale il prestanome che firma le fatture false anche se lo fa sotto la minaccia del licenziamento da parte dell'amministratore di fatto. La scriminante opera infatti solo in ca-so di denuncia da parte sua dell'attività illecita del gestore. Ma non basta. L'imputato non ha neppure diritto a sconto di pena per l'attenuante del contributo concorsuale di minima importanza. Lo ha sancito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 47972/2016.