Via libera della Camera al Decreto fiscale collegato alla manovra. Il testo approda al Senato in modalità «blindata» senza quindi margini per ulteriori ritocchi. Il provvedimento esce dalla Camera con una serie notevole di modifiche. Oltre all’ampliamento della rottamazione delle cartelle, il DL imbarca anche il pacchetto delle semplificazioni fiscali. Vediamo di seguito le principali novità. Sulla sanatoria delle car-telle, i contribuenti potranno chiedere di chiudere i conti con Equitalia e anche con i Comuni (sono circa 4.500) che oggi riscuotono con l’ingiunzione di pagamento e non con il ruolo. Ammesse alla definizione agevolata (vengono scontati sanzioni e interessi di mora) anche i carichi affidati agli agenti della riscos-sione fino al 31 dicembre 2016. Viene inoltre prevista la possibilità di saldare il conto in 5 rate (nella versione ora in vigore sono quattro), versando il 70% nel 2017 e il restante in due tranche entro il 30 settembre dell’anno successivo. Si allungano anche i termini per l’adesione: la domanda potrà essere presentata entro il 31 marzo 2017 ed Equitalia dovrà rispondere entro il 31 maggio indicando importi e rate da pagare. La rottamazione del magazzino degli importi non riscossi tra il 2000 e il 2016 è accom-pagnata dall’addio a Equitalia. Nell’ottica di assicurare risorse da destinare alla copertura del DDL di Bi-lancio, il Governo ripropone la voluntary disclosure. Tra gli emendamenti approvati quasi un “decreto nel decreto” è costituito dalle semplificazioni fiscali (ben 48 commi aggiuntivi) a cui poi andrebbero somma-te le modifiche al Testo Unico sulle accise, anche in questo caso in chiave di snellimento degli adempi-menti.