Nella fusione per incorporazione le perdite fiscali della società incorporata non sono automaticamente deducibili dall’incorporante. Quest’ultima, prima della fusione, deve verificare il superamento del test di vitalità economica da parte della società che viene rilevata. Tale condizione deve permanere fino alla frazione di esercizio precedente la fusione. Tuttavia, se l’amministrazione intende contestare la condotta dell’incorporante deve seguire la procedura prevista per le norme antielusione e provare il presunto intento elusivo. Così si è espressa la CTR Lombardia con la sentenza n. 6353/36/2016.