Un consumo di vino ritenuto eccessivo e sproporzionato rispetto al numero dei coperti non basta ad accertare un maggior reddito nei confronti del ristoratore se il giudice motiva in modo congruo la propria decisione. Ciò perché l’apprezzamento dei requisiti di gravità, precisione e concordanza degli indizi posti a base dell'accertamento attiene alla valutazione dei mezzi di prova rimessa in via esclusiva al giudice di merito, salvo eventuali censure sulla congruità delle relative motivazioni. A precisarlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1103 depositata ieri