Passo d’addio in questi giorni per i modelli Intra-2 che segnalano all’Agenzia delle dogane acquisti intracomunitari di beni e prestazioni di servizi ricevuti da soggetti comunitari. Questo mentre resta la necessità di comunicare i dati sulle operazioni a fini statistici. Il tutto è frutto degli effetti del decreto legge semplificazioni. E dell’intreccio fra le regole sugli invii e la nuova previsione relativa alle comunicazioni Iva, degli elenchi riepilogativi (modelli Intra-2) relativi agli acquisti intracomunitari di beni e alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti stabiliti in un altro Stato dell’Unione Europea, in riferimento al quarto trimestre e al mese di dicembre dell’anno 2016. A chiarire la necessità di questo adempimento, considerata la poca chiarezza del dato normativo, sono state le stesse Dogane che, con la nota n. 244 del 10 gennaio, hanno precisato come la soppressione degli Intrastat acquisti, disposta dall’articolo 4, comma 4, lettera b), D.L. 193/2016 – in abrogazione dell’articolo 50, comma 6, D.L. 331/1993 – riguardi gli acquisti e le prestazioni rese a partire dal 1° gennaio 2017. Il documento dell’Agenzia delle dogane non chiarisce, invece, un altro punto controverso, che riguarda l’obbligo unionale della rilevazione dei dati statistici.