La società è condannata in base al D.Lgs. 231/2001 per la truffa sui fondi UE architettata dall'amministratore unico, che incassa i contributi ma poi non li investe come dovrebbe. La responsabilità amministrativa dell’ente si configura perché il reato del legale rappresentante risulta compiuto nell'interesse della spa. È quanto emerge dalla sentenza n. 295/2017, pubblicata il 9 gennaio dalla Cassazione.