Periodicità 2018 invariate per i modelli Intrastat relativi alle cessioni e prestazioni. Regole completamente nuove, invece, per i modelli relativi agli acquisti comunitari. L’anno in corso sta invece generando dubbi (che saranno fugati con un prossimo intervento dall'Agenzia delle entrate) per il calcolo della periodicità degli Intra 1. Confermate, invece, le vecchie regole per l'ultima scadenza relativa al 2017 (quel-la del 25 gennaio 2018). Le novità sono il frutto di una vicenda notoriamente «complicata», nata sotto la cattiva stella del D.L. 193/2016 che, presumibilmente troppo frettolosamente, aveva eliminando tout court, dal 2017, gli Intra acquisti dimenticando le esigenze dell’Istat. Dal nuovo anno obbligo abolito per chi non ha raggiunto, nei quattro trimestri precedenti, le nuove soglie a nulla rilevando (si ritiene) la periodicità praticata nel 2017. Anche in termini compilativi, l'Intra 1, sia esso trimestrale o mensile, dovrebbe accogliere contemporaneamente sia le cessioni che le prestazioni rese di quel periodo. Anche in punto di direttiva non pare in sostanza sostenibile che uno stesso soggetto passivo possa presentare nello stesso trimestre sia elenchi mensili, per una delle categorie, che trimestrale, per l’altra. Seguendo tale impostazione per gli Intra 1 rimarrebbe confermata anche la regola che impone l'upgrade alla periodicità mensile, fin da subito, quando il soggetto trimestrale supera la soglia indifferentemente per una delle due categorie. In conclusione, nell'attesa dei chiarimenti ufficiali, è comunque possibile concludere che le precisazioni che richiamano tutte e quattro le categorie («la singola» e le «altre tre») vanno circoscritte all'indipendenza delle sole due categorie riferite agli Intra 2.