La stagione dichiarativa 2018 (periodo d’imposta 2017) si avvicina. Particolare attenzione merita il qua-dro RW, che nella sua prossima edizione potrebbe riguardare una maggiore platea di interessati: è il caso, per esempio, dei contribuenti che nel 2017 si sono avvalsi della “voluntary disclosure-bis” o di quelli che nel 2018 usufruiranno del nuovo regime per il rientro dei capitali esteri, specifico per ex-frontalieri e ex-iscritti all’Aire, in scadenza il prossimo 31 luglio. Infatti, a differenza di altre sanatorie passate (“scudo” in primis), quelle di recente introduzione rispondono a canoni di trasparenza e sono dunque incompatibili con regimi di “segretezza” o di esonero dalla compilazione del quadro RW. In prospettiva della prossima dichiarazione i contribuenti che hanno usufruito dell’esonero, rimpatriando gli investimenti prima della presentazione dell’istanza, possono disinteressarsi del quadro RW 2018. Le bozze ministeria-li per il 2018 non presentano sostanziali novità. Permane dunque un velo di incertezza sulla norma, introdotta dal D.L. 193/2016 e dunque ormai in vigore da più di un anno, che da un lato esonera dal monitoraggio gli immobili “per i quali non siano intervenute variazioni”, ma dall’altro lato fa “salvi i versamenti relativi all’Ivie”, senza confermare espressamente che l’esonero spetta a prescindere dall’Ivie.