Non rispondere all’invito del fisco per giustificare lo scostamento del reddito dichiarato dallo studio di settore può davvero costar caro ai contribuenti. In questi casi l’ufficio può emettere l’accertamento sulla sola base dell’incongruenza dei fatturati rispetto agli standard dell’Agenzia delle entrate, senza la necessità di contestualizzare la pretesa fiscale in alcun modo. È quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 6212/2018.