L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 272/2019, ha ribadito come per poter accedere al regime speciale per lavoratori impatriati, lo svolgimento dell'attività di lavoro o studio all'estero in modo continuativo negli ultimi 24 mesi, non deve necessariamente far riferimento all'attività svolta nei 2 anni immediatamente precedenti il rientro.