L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 512/2019, ha chiarito che il lavoratore autonomo trasferitosi all'estero paga le imposte in Italia sui compensi fatturati prima del trasferimento ma incassati successivamente. Le imposte si applicano nell'anno in cui i compensi vengono effettivamente percepiti, sulla base della disciplina applicabile ai soggetti non residenti (mediante ritenuta a titolo d'imposta del 30%).