La Corte di Cassazione a SS.UU., con la sentenza n. 28709/2020, ha statuito che a seguito di accertamento definitivo nei confronti del contribuente principale, il ricorso contro la cartella notificata al coobbligato sussidiario, quale è il socio della società di persone o il cessionario di azienda rispetto al cedente, può riguardare anche la fondatezza del presupposto impositivo o la omessa preventiva escussione del patrimonio sociale. L’accoglimento del ricorso dipenderà dalla prova della capienza o meno del patrimonio del debitore principale. Questo onere incombe sull’amministrazione se si è in presenza di una società di persone iscritta presso l’ufficio imprese, mentre grava sul coobbligato nel caso di società semplice non iscritta nel Registro Imprese.