Con la risposta a interpello 7.2.2023 n. 194, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che in caso di cessione del ramo d'azienda l'avente causa non può automaticamente subentrare nell'opzione Patent box esercitata dal dante causa.
L'art. 5 del DM 30.7.2015, con specifico riferimento alle operazioni di fusione, scissione e conferimento di azienda, dispone che il soggetto avente causa (società incorporante, società beneficiaria e società conferitaria) subentri nell'esercizio dell'opzione effettuata dal dante causa (società incorporata, società scissa e società conferente), anche in relazione alla natura e all'anzianità dei costi da indicare nel rapporto costi qualificati e costi complessivi, secondo il nexus approach.
Pertanto, le ipotesi per le quali l'avente causa subentra nell'opzione del dante causa nonché nella natura e nell'anzianità dei costi da indicare nel c.d. "nexus ratio" contemplano solamente le operazioni successorie sotto il profilo civilistico e neutrali sotto il profilo fiscale (fusioni e scissioni) oppure neutrali solo sotto l'aspetto fiscale (conferimenti di azienda).