La rideterminazione del costo fiscalmente riconosciuto delle partecipazioni possedute dal socio persona fisica, mediante perizia e versamento di imposta sostitutiva, seguita dall’acquisto di azioni proprie da parte della società partecipata, potrebbe essere oggetto di rilievi da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Infatti, si tratta di condotta potenzialmente idonea a determinare in capo al socio persona fisica un indebito risparmio d’imposta (ex art. 10-bis della L. 212/2000).
Tuttavia, l’impossibilità “giuridica” di esercitare il recesso sembra rendere a priori priva di fondamento la pretesa di riqualificare ai fini fiscali la condotta (cfr., ad esempio, C.G.T. II Veneto 17.6.2024 n. 516/7/24).