L'Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 4.3.2025 n. 64, ha affermato che le condizioni per la sussistenza di una stabile organizzazione ai fini IVA devono essere valutate anche in relazione agli acquisti intracomunitari di beni. A tal fine, deve essere valutato l'effettivo intervento del soggetto operante in Italia, nell'ambito dell'operazione effettuata.
Nel caso di specie, riguardante una persona fisica che effettuava alcune attività in Italia per lo sviluppo di una parte del business della casa madre non residente, non è stato considerato rilevante l'intervento di tale soggetto ai fini della configurabilità di una stabile organizzazione "personale" ai fini IVA. Sulla base di un'analisi di fatto, l'Agenzia delle Entrate ritiene che il ruolo svolto non sia tale da integrare una "effettiva partecipazione" negli acquisti intracomunitari che sono realizzati in Italia.