Lo schema di Decreto legislativo di recepimento del cosiddetto “Vat pakage”, circa le nuove disposizioni in materia di territorialità e di rimborso ai non residenti, una volta a regime porterà delle sensibili modifiche ai principi che regolano tali operazioni. Il punto cardine della direttiva è, infatti, quello di rendere omogenee fra tutti gli Stati Ue le norme relative alla esigibilità dell’Iva. Non sono più ammesse le eccezioni che prevedono che per certe attività l’imposta possa diventare esigibile al momento dell’emissione della fattura o all’incasso del corrispettivo. Le nuove regole Iva impongono che valga esclusivamente il criterio della territorialità legata al luogo di stabilimento del committente. Di conseguenza, per questo tipo di operazioni in ambito intracomunitario, il momento di effettuazione andrà a coincidere con la data di ultimazione della prestazione - a meno che non intervengano pagamenti anteriori, nel qual caso l’operazione si intende effettuata per l’importo corrisposto – o, nel caso di prestazioni a carattere continuativo, con quella di maturazione del corrispettivo. Nel caso la prestazione continuativa si protragga per un periodo superiore all’anno, si considera effettuata al termine di ciascun anno solare. Ciò richiede un’attenta azione di controllo da parte degli operatori nazionali non solo per l’inclusione delle operazioni Iva negli elenchi Intrastat, ma anche per la fatturazione.
weekly news 03/2010