La norma sulle società di comodo dispone che il contribuente “può richiedere” la disapplicazione delle disposizioni antielusive tramite presentazione di un interpello. Si tratta di una facoltà e non di un obbligo, che non preclude la possibilità al contribuente di fare ricorso contro l’eventuale accertamento. Chi, invece, volesse presentare l’interpello disapplicativo della normativa sulle società di comodo ha delle scadenze da rispettare. Entro il giorno 18 marzo, infatti, deve essere presentato l’interpello se si vuole aver una risposta entro il giorno 16 giugno, che coincide con la scadenza del pagamento delle imposte di Unico 2010. Chi ha già deciso di pagare le imposte con la maggiorazione dello 0,40%, entro il 6 luglio 2010, ha tempo fino al giorno 17 aprile prossimo per presentare l’interpello. In caso di mancato invio dell’istanza oppure di un suo rigetto da parte dell’agenzia delle Entrate, le società di comodo sono obbligate ad adeguarsi agli imponibili minimi di Ires/Irpef calcolati nel rigo RS20, se si tratta di società di persone, o nel rigo RF83, nel caso di società di capitali, del modello UNICO 2010.
weekly news 11/2010