Con ordinanza n. 7023 del 2010, la Cassazione chiarisce che se il contribuente dimostra di aver venduto ad un prezzo inferiore è da annullare l’avviso di accertamento ai fini Iva e Irpef basato sulla mancata dichiarazione del valore dell’avviamento nella cessione d’azienda. Il contribuente che documenta contabilmente di aver venduto ad un prezzo inferiore dimostra l’inesistenza dell’avviamento e supera la presunzione di corrispondenza della somma incassata con il valore di mercato accertato in via definitiva ai fini del registro. Dunque, il valore dell’avviamento accertato - ai fini dell’Imposta di Registro - legittima il Fisco solo a procedere in via induttiva all’accertamento del reddito da plusvalenza patrimoniale, lasciando al contribuente la possibilità di fornire prova contraria.
weekly news 15/2010