Il prossimo 16 giugno le società aderenti al consolidato fiscale dovranno assolvere un doppio adempimento: - il versamento dell’Ires della dichiarazione di gruppo; - il rinnovo delle opzioni per il consolidato che sono venute a scadenza il 31 dicembre 2009. Con l’esercizio 2009 si è infatti chiuso il secondo triennio di consolidato per i gruppi che hanno optato sin dall’avvio del regime, cioè dalla riforma Ires del 2004. Queste società, se hanno deciso di proseguire nel regime di consolidato, devono darne comunicazione entro il prossimo 16 giugno e confermare la loro scelta per il prossimo triennio 2010 -2012. L’opzione va confermata solo per le società entrate a far parte del consolidato fin dall’origine della scelta. Per quelle società, invece, che sono entrate nel gruppo fiscale in anni successivi, il periodo triennale di validità dell’opzione si calcola diversamente, ossia in modo autonomo. Nel versare l’Ires, il prossimo 16 giugno, le società che hanno aderito al consolidato fiscale si trovano di fronte alla duplice opportunità di compensare le perdite e di recuperare le eccedenze degli interessi passivi. La soglia di deduzione, che in UNICO 2010 è pari al 30% del Rol aumentato di 5mila euro, va calcolata in modo autonomo da ogni società del gruppo e va poi confrontata con gli interessi passivi netti, al fine di calcolare l’eventuale ammontare indeducibile. L’eccedenza può essere trasferita al gruppo: si tratta di una scelta, non di un trasferimento automatico, come avviene nel caso si registrino delle perdite fiscali. Le eccedenze registrate possono essere anche trattenute e utilizzate internamente negli esercizi successivi. La scadenza del 16 giugno è oggetto di analisi da parte di associazioni di imprese e professionisti che, già da qualche tempo, si stanno adoperando per richiedere un suo slittamento. La stessa agenzia delle Entrate, visto anche il ritardo con cui è stato pubblicato in “G.U.” e reso disponibile alle imprese il software di Gerico 2010 con i correttivi per il secondo anno di crisi, indispensabile per il calcolo delle imposte da versare, sta preparando il materiale necessario da inviare al ministro dell’Economia per promuovere un rinvio dei termini. Lo stesso è stato fatto anche lo scorso anno quando poi con un Dcpm è stato slittata al 16 luglio la prima scadenza di pagamento, senza maggiorazione dello 0,40%.
weekly news 22/2010