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Ultimi chiarimenti per il corretto controllo delle compensazioni Iva

Pubblicato il 04 giugno 2010 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

La circolare n. 29 delle Entrate, con data 3 giugno 2010, approfondisce le tematiche più salienti in materia di controllo delle compensazioni Iva insieme ad altri quesiti riguardanti la compilazione del modello F24. Di seguito le principali delucidazioni rilasciate. A partire dal 1° gennaio di quest’anno, dalle nuove regole in materia di imposta sul valore aggiunto sono state introdotte alcune limitazioni all’utilizzo in compensazione dei crediti Iva annuali e trimestrali per importi superiori a 10mila e 15mila euro. Ai fini del raggiungimento dei suddetti limiti non si tiene conto delle compensazioni Iva interne, ma rilevano solo le esterne. L'Agenzia precisa che le compensazioni in F24 che non rientrano nei limiti indicati sono solo quelle usate per il pagamento di un debito Iva, relativo ad un periodo successivo rispetto a quello di maturazione del credito Iva (appunto le cosiddette compensazioni interne). Le compensazioni esterne, cioè quelle usate per compensare un debito Iva precedente con un credito maturato in un secondo momento, concorrono invece ai fini del raggiungimento dei limiti dei 10mila e 15mila euro; ma devono essere “necessariamente” riportate nell’F24, escludendo quelle usate facoltativamente, per i pagamenti Iva periodici, in acconto e a saldo. Come evidenziato da alcuni esempi pratici riportati nella circolare n. 29/E, sono da considerare somme che concorrono al vincolo dei 10 mila e 15mila euro quelle compensazioni per le quali non esista la possibilità di esposizione in dichiarazione, ma solo la possibilità di essere eseguite con il modello di pagamento F24.

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