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I calcoli per la determinazione della base imponibile ICI

Pubblicato il 10 giugno 2010 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

I calcoli per la determinazione della base imponibile ICI - giovedì 10 giugno 2010

Il calcolo dell’ICI per alcune tipologie di immobili d’impresa, nello specifico quelli rientranti nella categoria catastale D come gli stabilimenti e i capannoni industriali, ha comportato da sempre alcuni problemi ai fini applicativi dell’imposta. Del resto la stessa attribuzione della rendita catastale fa sorgere alcune difficoltà, dato che la rendita deve essere determinata mediante un procedimento di stima diretta che tenga conto del valore corretto da attribuire al bene, in funzione della specifica funzione d’uso e degli impianti fissi stabilmente incorporati nello stesso immobile. Una volta calcolata la rendita catastale, essa viene rivalutata del 5% e poi si moltiplica per il coefficiente 50. In tal modo, si ottiene l’imponibile su cui calcolare l’Ici. I problemi sorgono, però, nel caso in cui si ha a che fare con i fabbricati di categoria D, che risultano privi di rendita e sono interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati. In tale circostanza, il calcolo dell’imponibile è differente da quello ottenuto con metodo ordinario, che si basa su una rendita presunta, perché si deve far riferimento al valore risultante dalle scritture contabili dell’impresa. In altri termini, si richiede la doppia contabilizzazione: cioè, dalla contabilità d’impresa si deve poter ricavare il valore di iscrizione specificatamente attributo al fabbricato D. Condizione fondamentale è – come detto – che il fabbricato non possieda rendita, indipendentemente dal fatto che esso sia iscritto o non iscritto in Catasto. Rileva ai fini del calcolo dell’Ici, il valore di riferimento che risulta iscritto nella contabilità del possessore.

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