Approvato dal Senato il 29 settembre passato, il controverso disegno di legge sul lavoro, "sballottato" da un paio d'anni, si avvia alla Camera. Mentre alcune misure non hanno presentato ostacoli (si veda la possibilità di assolvere l'ultimo anno di obbligo scolastico a 16 anni con l’apprendistato o la clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato per gli impiegati in attività usuranti con turni di notte o con lavoro alle catene di montaggio) altre sono ancora oggetto di critiche. Pur tuttavia, il passaggio al Senato ha licenziato un testo che apporta modifiche sull’arbitrato in materia di controversie sul lavoro, sulle norme per l'impugnazione dei licenziamenti e sui risarcimenti ai lavoratori danneggiati dall'amianto presente sui navigli di Stato. Il risultato è che: - la scelta del lavoratore di tentare la via dell’arbitrato, invece che del giudice, è riservata alle liti nascenti dal rapporto di lavoro (non a controversia già insorta), la firma della clausola compromissoria sarà volontaria e potrà avvenire solo al termine del periodo di prova se previsto o prima di 30 giorni dalla stipula del contratto; - per opporsi al licenziamento resta il giudice ed il licenziamento non valido dovrà essere impugnato entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione in forma scritta (i licenziamenti orali sono inefficaci e i termini di impugnazione restano di cinque anni; per i cosiddetti licenziamenti invalidi, ad esempio senza giusta causa, i termini di impugnazione sono di 60 giorni, 270 sono i giorni disponibili per la presentazione del ricorso); - a decorrere dal 2012 saranno stanziati 5 milioni di euro l'anno per le vittime dell'amianto nei navigli di Stato, ma nessun illecito penale è previsto per i comandanti delle navi. Intanto, il ministro Sacconi si adopera per lo Statuto dei lavori. Ha inviato una missiva alle parti sociali in cui auspica conclusioni in tempi brevi.
weekly news 39/2010