Assofiduciaria (l'associazione di soggetti che svolgono, professionalmente o sottoforma di impresa, attività fiduciaria, di trust o di investimento), conseguentemente alla richiesta alle associate da parte della GdF di trasmissione urgente delle dichiarazioni riservate delle attività emerse a seguito dell'adesione dei contribuenti allo scudo fiscale, ha emesso il 29 ottobre 2010 una circolare sulle norme che guidano le verifiche delle procedure da rimpatrio.Il testo della lettera inviata dalla GdF: “Al fine di soddisfare esigenze di servizio in corso di svolgimento alla sede di questo reparto, in materia di monitoraggio fiscale, pregasi voler trasmettere, con ogni possibile urgenza, copia esemplare della "dichiarazione riservata delle attività emerse" relativa al contribuente in oggetto indicato”. Nel documento di Assofiduciaira si fa presente che la circolare 52/E/2010 precisa che è necessario che si verifichino tre presupposti per le attività di controllo, ossia il contribuente: - deve essere sottoposto a verifica; - deve aver opposto al Fisco l'operazione di emersione entro i termini previsti; - deve aver consegnato la copia della dichiarazione riservata. Pertanto, l'intermediario è tenuto a inviare la dichiarazione riservata solo se la richiesta reca la prova sia dell'avvio dell'attività di verifica sia della volontà del contribuente di avvalersi degli effetti dello scudo fiscale. Infatti, l'attivazione unilaterale di controllo delle dichiarazioni riservate non è legittima, mentre un'attività di riscontro sì.
weekly news 44/2010