La Cassazione, con sentenza n. 23303 del 2010, stabilisce che è lecito da parte di un datore di lavoro servirsi di un investigatore privato, infiltrato come cliente, per “sorvegliare” i dipendenti. La Corte spiega che tale comportamento non viola i principi dello Statuto dei lavoratori, in quanto esso vieta solo l’uso di mezzi di controllo a distanza. Così ritenendo, ha respinto il ricorso avanzato da un dipendente licenziato che sottraeva merce al supermercato in cui svolgeva il ruolo di direttore, utilizzando scontrini già usati dai clienti. Il detective, assunto dal datore insospettito dagli ammanchi, non esercitava poteri di controllo e vigilanza, ma si limitava a verificare eventuali ammanchi solo presentando la merce alla cassa e verificando se l'importo dello scontrino corrispondesse con quanto pagato.
weekly news 46/2010