Con la pronuncia n. 3947 del 18 febbraio 2011 i giudici di cassazione tornano ad occuparsi di abuso del diritto, seguendo i dettami della sentenza della Sezioni Unite in materia, per precisare che è l'amministrazione tributaria che deve provare come le operazioni contestate ai contribuenti realizzano un indebito risparmio fiscale e quindi risultano prive di ragione economica.
Nel caso trattato dalla Corte di cassazione, in cui l'Amministrazione finanziaria contestava dati contenuti in documentazione che riteneva avvenuta con cooperative inesistenti, i giudici osservano che il fisco non ha allegato prove sul risparmio fiscale che sarebbe stato ottenuto con relazioni commerciali intrattenute con le cooperative. Ritenuto pertanto assente l'abuso del diritto.
La medesima pronuncia ha anche ribadito come sono da ritenersi deducibili i costi indicati nelle schede carburanti solo in presenza di tutti i dati identificativi richiesti dalle norme.
weekly news 08/2011