La Cassazione, con le tre sentenze del 2011 nn. 14337, 14338, 14339, in merito ai contratti di factoring circa i crediti pro-solvendo (con la garanzia anche della solvenza del debitore) ceduti stabilisce che:
- sono svalutabili, in quanto il rischio non passa al factor, ma resta al cedente;
- sono da considerare nell’ammontare dei crediti risultanti in bilancio a fine esercizio su cui effettuare gli accantonamenti al fondo;
- rientrano nel calcolo annuo di deducibilità.
Dalla Corte un chiarimento sull’esclusione della deducibilità dei crediti ceduti: “è fondata solo nei limiti in cui i crediti ceduti non comportino un rischio di inadempimento, secondo le regole aziendalistiche di calcolo della corrispondente svalutazione dei crediti. ...il calcolo dei rischi su crediti deve essere effettuato secondo le norme tecniche della scienza aziendalistica, applicando regole analoghe a quelle analitiche e/o sintetiche, che si applicano per le analisi e per le stime della svalutazione dei crediti”.
weekly news 29/2011