Il testo del provvedimento anticrisi da 45,5 miliari di euro, rubricato con il titolo “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” (decreto legge 13 agosto 2011 n. 138), è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” dello stesso giorno, la n. 188, ed è entrato subito in vigore.
Si tratta della seconda manovra correttiva che il Governo ha varato questa estate, a poco più di un mese di distanza dal decreto legge n. 98/2011, convertito dalla legge n. 111/2011.
La manovra di ferragosto – così subito ribattezzata – con i suoi 20 articoli, ha apportato una correzione sui conti pubblici da 20 miliardi nel 2012 e 25,5 miliardi nel 2013; non ha previsto tagli diretti a sanità, scuola, ricerca, cultura e 5 per mille, ma ha anticipato alcune norme contenute nella manovra di luglio, come il graduale innalzamento dell'età pensionabile delle donne. Le azioni più pensanti sono studiate per ridurre i costi della politica e per quanto riguarda il pubblico impiego si è agito a livello di Tfr, mobilità e tagli di stipendio per le funzioni dirigenziali.
La manovra bis procederà ora con il suo iter parlamentare: il 22 agosto il provvedimento sarà al vaglio del Senato. L’obiettivo è quello di portare il decreto in Aula il 5 settembre per poterlo votare il giorno seguente.
weekly news 33/2011