Con sentenza n. 19332 del 22 settembre 2011, la Corte di cassazione ha spiegato che, anche in presenza di una regolarità nella tenuta delle scritture contabili, spetta al contribuente a cui sia stato contestato l'utilizzo di fatture false, dimostrare l'effettività delle operazioni poste in essere qualora l'amministrazione fornisca, per contro, validi elementi di prova per affermare l'inesistenza di alcune operazioni.
Sempre nell'ambito di una controversia in cui al contribuente era stata contestata l'emissione di fatture soggettivamente false, la Cassazione – sentenza n. 19330/11 – ha sottolineato come spetti al giudice tributario procedere alla valutazione delle prove a sua disposizione in maniera del tutto autonoma, senza “appiattirsi” sull'eventuale risultato favorevole raggiunto dal contribuente in sede di procedimento penale.
weekly news 38/2011